Caso studio: intervento di ripristino su piezometro danneggiato senza rifacimento del sondaggio
Nel monitoraggio delle acque sotterranee e nella gestione dei piezometri, situazioni impreviste possono compromettere la funzionalità degli strumenti e la continuità delle rilevazioni. In questo caso studio, Tecnopenta Srl ha affrontato con successo la problematica di un piezometro da 2" danneggiato a causa di un movimento franoso, ripristinando la piena operatività dell’impianto senza eseguire un nuovo sondaggio ambientale.
Analisi della situazione
Il cliente si è rivolto a Tecnopenta Srl a causa del malfunzionamento di un piezometro installato in un’area a instabilità geologica. Il movimento franoso aveva causato la deformazione del tubo piezometrico e il blocco del sensore di livello, ormai inutilizzabile.
La criticità principale era l’accesso al sensore bloccato e l’impossibilità di continuare le misurazioni idrogeologiche. Inoltre, rifare il sondaggio avrebbe comportato costi elevati e perdita della serie storica dei dati.
La soluzione proposta da Tecnopenta Srl
Dopo una valutazione tecnica in campo, i nostri specialisti hanno proceduto alla rimozione del sensore bloccato, senza arrecare danni al pozzo piezometrico.
È stato poi installato un sensore miniaturizzato, ideale per spazi ridotti e condizioni operative difficili. Ciò ha consentito la ripresa immediata del monitoraggio, evitando costi e tempi di nuove perforazioni.
Risultati ottenuti
- ✅ Ripristino funzionale del piezometro esistente
- ✅ Continuità nella raccolta dati ambientali
- ✅ Risparmio economico evitando il nuovo sondaggio
- ✅ Intervento rapido e ripresa delle attività di monitoraggio ambientale
Questo intervento dimostra l’importanza di un approccio tecnico flessibile e l’efficacia delle soluzioni innovative per il monitoraggio ambientale. Interventi mirati possono risolvere criticità geotecniche e migliorare l’efficienza operativa del cliente.